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Attack Shark R2 - Recensione - Impressioni di Utilizzo

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Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava il mouse Attack Shark R2. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni.

Ergonomia

L’Attack Shark R2 con le sue dimensioni punta principalmente agli utenti con una mano medio piccola e relativi tipi di impugnatura (fingertip rilassata, claw grip). L’R2 grazie al suo peso e alla sua struttura offre un mouse impeccabile e confortevole.

La qualità dei componenti come gli switch ottici OMRON, del sensore ottico Pixart PAW3950 e degli altri switch a bordo del mouse offrono un’esperienza ottimale in qualsiasi utilizzo.

Unico neo è il design open che non lascerà scampo a polvere o sporcizia che potrebbe annidarsi all’interno. E’ importante dunque pulirlo di tanto in tanto per garantire il perfetto funzionamento e durabilità dello stesso.

Game

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Per le prove in game abbiamo aggiornato i titoli e ci siamo soffermati su un unico titolo che è il nuovissimo Call Of Duty Modern Warfare III. Ringraziamo infinitamente e nuovamente Activision per la disponibilità dimostrata nel supportarci e fornirci il gioco completo.

In gioco l’Attack Shark R2 fa subito notare la sua estrema reattività e precisione data dal sensore ottico top gamma Pixart PAW3950. Anche salendo con il polling rate il feeling è nettamente migliore. Già a 2.000 Hz inizierete a notarlo. Inutile dirlo per 4.000 Hz e 8.000 Hz.

E’ importante anche ribadire e sottolineare che per raggiungere effettivamente queste ‘’velocità’’ si richiede un PC prestante e di ultima generazione (lato CPU in primis) oltre a giocare con DPI che partano da un minimo di 1.600 DPI a salire.

Se riuscirete a soddisfare questi requisiti noterete un feeling nettamente diverso che vi aprirà a determinati livello di gioco e stile di gioco una velocità e precisione considerevoli.

Autonomia

Arriviamo ora all’autonomia dell’Attack Shark R2. Purtroppo come qualcuno poteva o potrebbe immaginare l’autonomia di questa tipologia di mouse è il vero tallone d’Achille.

Infatti con una batteria da soli 300 mAh l’Attack Shark R2 fa segnare dati ‘’normali’’ per la tipologia ma che potrebbero non entusiasmare tutti. All’atto pratico l’Attack Shark R2 fa segnare circa una settimana con polling rate a 1.000 Hz che iniziano a scendere a circa quattro/cinque giorni a 2.000 Hz passando a circa due/tre giorni a 4.000 Hz e finire a solo un giorno e mezzo con polling rate a 8.000 Hz.

Come diciamo sempre questo è il prezzo da pagare per avere un mouse ultraleggero e con prestazioni al top.

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