Phantom 630, analisi dell’interno, pt.II
Gestione PSU e dissipazione accessoria
Il posizionamento dell’alimentatore è classico, quindi nella parte posteriore bassa dello chassis. Sono presenti sei distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potrete installare anche i modelli più lunghi in commercio. Non c’è la predisposizione per un sistema a doppio alimentatore ridondante, però. L’alimentatore si inserisce facilmente ed il fissaggio avviene tramite consuete viti filettate posteriori, tool-less. Il cablaggio è sensazionale, punto. Poche volte è stato possibile un tale livello di organizzazione quindi si merita il massimo della valutazione. E’ un elemento molto importante nella valutazione di un case quindi non possiamo che rimanere assolutamente colpiti dalla tipologia e dalla facilità con cui si gestisce la caotica matassa di connettori e cavi di alimentazione. Un plauso a NZXT per questo ottimo design.
Integrazione di sistemi a liquido
Il cabinet è stato progettato per l’integrazione di avanzati sistemi a liquido e quindi presenta una grandissima predisposizione per questa tipologia di soluzioni. Nella seguente tabella analizzeremo nel dettaglio cosa è possibile montare, e dove.
E’ certamente un cabinet da consigliare per questi sistemi. Lo spazio a disposizione sul tetto è molto grande, data l’installazione di una ventola da 200mm e la potenziale adozione di una gemella, la compatibilità è sensazionale. Vi mostriamo alcune fotografie dedicate, con in particolare l’installazione di un radiatore Phobya da 280mm ed un Alphacool da 360mm:
Al fine della recensione abbiamo utilizzato un dissipatore a liquido NZXT Kraken X40, che risulta l’accoppiata perfetta per la dissipazione con il NZXT Phantom 630, per via delle tubazioni lunghissime e dell’eccellente qualità complessiva di questo modello. Qui trovate dei dettagli dell’installazione del radiatore da 140mm posto dinanzi alla VGA:
Nell’ultima foto potete notare una certa distanza tra il cage e la struttura, abbiamo risolto utilizzando una vite lunga per radiatori, bloccando così il cage: