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APU AMD A10-5800K testata con altre paste termiche

Sappiamo già da tempo che i processori Intel della famiglia Ivy Bridge utilizzano una pasta termica tra il die e l'IHS, invece della saldatura fluxless, e ancora lo stesso PCWatch ha provato a cambiare la TIM presente anche nelle APU AMD Trinity. AMD ha invece deciso di utilizzare la saldatura per i processori della famiglia FX.

 

AMD A10-5800K pasta termica 01

La CPU cavia del sito giapponese è stata la APU A10-5800K, dotata del moltiplicatore sbloccato e quindi più indirizzata verso gli appassionati di overclock. La pratica di rimozione della copertura, l'IHS, è comunque rischiosa e si sconsiglia di farlo ai meno esperti. La pasta termica ignota presente è stata comparata alla OCZ Freeze Extreme e alla Coollaboratory Liquid Pro. Con test effettuati nelle condizioni di default, 3,8 GHz, in OC a 4,2 GHz 1,3625V e ancora a 4,4 GHz 1,4500V, i risultati non lasciano spazi a molti dubbi. 

 

AMD A10-5800K pasta termica 02

 

In condizioni di riposo, la differenza massima riscontrata è stata di 2°C che però schizza fino a 11 e 15° nella condizione di maggiore frequenza operativa. È quindi abbastanza chiaro che AMD ha utilizzato una TIM non particolarmente efficiente. Bisogna però tenere anche ben presente che le APU sono soluzioni non indirizzate a piattaforme "estreme" e che il modello di punta, proprio l'A10-5800K, è acquistabile già a 130 euro, settore dove AMD deve massimizzare gli introiti.

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